Il liquore Aurum ha un nome che evoca antichità e grandiosità e non siamo lontani dal vero considerando le caratteristiche e la storia di questo distillato. Un liquore di produzione recente (siamo agli inizi del Novecento), dalle origini antichissime (una ricetta probabilmente romana) e dai natali celebri (il nome rimanda direttamente a un abruzzese doc: Gabriele D’Annunzio).
La storia
Siamo agli inizi del Novecento quando Amedeo Pomilio, fondatore dell’omonimo fabbrica, decise di realizzare un liquore aromatizzato che abbia come caratteristica principale gli agrumi della zona mediterranea. La ragione di questa intuizione è da individuare in un periodo storico, come quello a cavallo tra fine Ottocento e i primi anni del secolo successivo, in cui, complici gli scavi effettuati a Pompei, vennero rinvenuti moltissimi reperti dell’antichità romana e l’attenzione per quell’epoca torna prepotentemente di moda.
La ricetta del liquore Aurum, infatti, ha origini antiche e mitiche, proprio dell’epoca romana, quella augustea, in uno dei momenti di maggiore successo ed espansione dell’impero romano. È Ovidio a raccontare di questo liquore, un nettare agrumato, che egli dona a Giulia, figlia dell’imperatore Augusto, per conquistare il suo amore. Un amore che non troverà successo in quanto Augusto si oppose e manda in esilio sul Mar Nero Ovidio. Anche le origini di Ovidio, nato nella zona di Sulmona, sono profondamente radicate all’Abruzzo ed esaltano le origini leggendarie del liquore Aurum.
L’Aurum è un liquore molto caratteristico che si unisce alla lunga tradizione abruzzese che vede numerose altre eccellenze: come il vino cotto, il Centerbe, la Genziana e la Ratafià.
Il nome
Come anticipato il liquore Aurum ha dei natali illustri anche per quel che riguarda la scelta del nome. Il produttore Amedeo Pomilio, infatti, si rivolse a D’Annunzio (con il quale intratteneva un’importante amicizia) per chiedergli consiglio su quale nome dare a questa bevanda. Da lì il consiglio di Aurum, derivante dalle parole latine aurum e aurantium che indicano il colore del liquore (l’oro) e il suo sapore (arancio).
Le caratteristiche
Dal punto di vista della bevanda, l’Aurum è un liquore a base di brandy italiano e una speciale varietà di arance abruzzesi. Il brandy deve essere invecchiato otto anni e dopo essere stato unito alle arance, viene lasciato riposare per un anno all’interno di botti di rovere. Il prodotto finale, il liquore Aurum appunto, regala emozioni forti al palato.
Con una gradazione alcolica di 40° l’Aurum è un ottimo liquore da gustare a fine pasto e in modo particolare in abbinamento con i dolci. Come spesso capita anche con altri liquori, anche l’Aurum viene impiegato come ingredienti per la preparazione di dolci, per arricchire il sapore del gelato, per bagnare torte e biscotti, ma anche in abbinamento a fette di frutta (soprattutto l’ananas).
La ricetta
È anche possibile preparare l’Aurum in casa, abbandonando la produzione industriale e scegliendone una amatoriale. Per farlo saranno sufficienti i seguenti ingredienti: 400g di acqua, 400g di brandy, 400g di zucchero, 5 arance e 2 limoni. Per la preparazione bisogna prima spremere gli agrumi, tagliare a strisce sottili le bucce e immergere tutto in un recipiente con l’alcool. Chiudere il recipiente con un coperchio, lasciare in infusione per diversi giorni avendo cura di scuotere il contenitore almeno tre o quattro volte ogni giorno. Successivamente mettere a bollire una pentola d’acqua con dello zucchero fino a quando questi non si è sciolto completamente. Dopo aver fatto raffreddare l’acqua con lo zucchero bisogna unirla all’alcool nel quale sono stati messi a macerare le arance e i limoni. Per completare la preparazione del liquore Aurum è sufficiente filtrarlo e imbottigliarlo.
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