“Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un Trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale.”
(Gabriele D’Annunzio)
Lungo il tratto meridionale del litorale abruzzese, definito Costa dei Trabocchi, tra Ortona e Vasto, sorgono come sentinelle sul mare i celebri e celebrati trabocchi, paragonati da Gabriele D’Annunzio a “ragni colossali” e descritti nella tragedia “Il Trionfo della Morte” come “macchine che parevano vivere di vita propria”. Queste costruzioni in legno sono delle macchine da pesca su palafitte, che secondo alcune testimonianze andrebbero accreditate ai Fenici. In realtà non sappiamo con esattezza a quando risalgono i trabocchi, le fonti sono piuttosto incerte. Ma qualsiasi siano le loro origini, è certo che stiamo parlando di strutture davvero particolari, che arricchiscono un tratto di costa noto e molto apprezzato, tanto che il mensile Focus ha dedicato alla nostra costa un completo, seppur breve, video di presentazione del tratto in questione.
Il percorso parte da Ortona, dove tra spiagge protette da rupi e mare azzurro potrete scoprire anche gli angoli suggestivi della cittadina, tra cui il Castello Aragonese. Ortona è città antichissima, conosciuta sin dai tempi di Strabone, l’illustre geografo greco del I sec d.C. che ne sottolinea la posizione strategica e l’importanza del porto. Di questa città abbiamo più volte ricordato l’importanza storica, soprattutto in relazione al secondo conflitto mondiale.
Procedendo verso sud, incontriamo il paese di San Vito Chietino, noto come il “paese delle ginestre”. Il paese sorge su una collina rocciosa che si allunga fino al mare, da qui potrete osservare diversi trabocchi. Da non perdere una passeggiata nelle spiagge Molo Sud e Calata Turchino. L’itinerario continua raggiungendo Rocca San Giovanni, eletto uno dei Borghi più belli d’Italia e subito dopo Fossacesia con una piccola baia, il Golfo di Venere, a cui segue un litorale roccioso, quello di Punta Cavalluccio, punteggiato proprio dai caratteristici trabocchi.
Segue Torino di Sangro, dove vi è una fascia costiera che si estende per sei chilometri di spiaggia suddivisa in arenile e ghiaiosa con fondali ideali per la pesca subacquea, con colline che si affacciano sul mare caratterizzate da boschi secolari. Casalbordino si trova a brevissima distanza dalla spettacolare costa rocciosa della Riserva Naturale di Punta Aderci che è situata nel confinante comune di Vasto. In pochi minuti si arriva nell’antica Histonium.
Dal suo suggestivo Belvedere, lo sguardo si apre sul bellissimo Golfo d’Oro, che fa da cornice ad un centro storico ricco di luoghi meritevoli di essere scoperti e apprezzati. Luogo di attrazione per i turisti e per gli abitanti del posto, vi è Punta Aderci, riserva regionale istituita nel 1998 a tutela del litorale roccioso. La Riserva si estende dalla spiaggia di Punta Penna, attigua al Porto di Vasto, sino alla foce fiume Sinello, al confine proprio con il comune di Casalbordino.
Il tratto di costa caratterizzato dalla presenza dei trabocchi, si può considerare terminato quando si giunge a San Salvo, ultimo comune prima del Molise. Complessivamente, dunque, lungo i 133 km di costa potrete trovare spiagge spettacolari, immerse nel verde e protette da riserve naturali, nonché queste particolarissime macchine da pesca che caratterizzano e abbelliscono la nostra costa… tutto questo, e molto altro, è l’Abruzzo!
Classe 1995, nasce a Vasto (CH). Conseguita la laurea in Lettere moderne, si specializza dapprima in Filologia, linguistica e tradizioni letterarie e successivamente in Giornalismo e cultura editoriale. Ha tentato fin da subito di fare della scrittura un lavoro, collaborando con agenzie web e testate locali. Oggi attraverso Visitare Abruzzo racconta la sua regione, per cogliere gli aspetti tipici di una terra autentica e verace.