La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle province di Chieti e Pescara ha condotto le indagini archeologiche preliminari per il progetto di “riqualificazione architettonica di piazza San Giustino” denominato “Riqualific@Teate”.

Le antiche mura: ad ognuna un’epoca corrispondente
La Venere teatina
I sondaggi della porzione nord-ovest di piazza San Giustino hanno restituito un pregevole torsetto limitato alla zona della nuca sul quale si distingue un ornamento o treccia e “una finissima testina femminile in marmo raffigurante Venere”.
Trattasi di un marmo greco che realizza, nella qualità e nelle fattezze del modello raffigurato, il logotipo della famosa e splendida Venere di Milo, scolpita per l’appunto nel pregiato marmo dell’isola di Paros. Ma si potrebbe fare ancora di più per la ricostruzione della sintesi delle conoscenze. «L’indagine preliminare», si legge nella nota diffusa dalla Soprintendenza, «si è fermata per necessità alle fasi medioevali presenti nel sottosuolo di piazza San Giustino, mentre nell’assetto generale sono stati riconosciuti ed individuati gli indizi di una più antica sistemazione urbana, di età romana repubblicana ed imperiale … i cui livelli potrebbero trovarsi a quote più profonde rispetto ai piani attualmente evidenziati, tanto che per raggiungerli correttamente occorrerebbero mesi di scavo».

L’intervento archeologico si pone come necessaria fonte di acquisizione dei dati materiali per la ricostruzione della storia urbana: si tratta di elementi di varia cronologia, appartenenti a città succedutesi nel tempo e mai vissute contemporaneamente. Questi inediti paesaggi, insieme al carattere pluristratificato della piazza e della città, devono costituire un valore aggiunto che va restituito e comunicato in una sede opportuna (un locale, o un’installazione), in un luogo destinato a raccontare e a presentare quanto rinvenuto con immagini, con rilievi e con gli stessi reperti.
Queste scoperte che comporteranno inevitabili e ulteriori studi e approfondimento ma nel frattempo i lavori per riqualificazione della piazza, nell’ambito di un progetto da oltre un milione e mezzo di euro, andranno avanti: «Abbiamo fatto le opportune ricerche, saggi, indagini, rilievi ma non sono reperti né strutture tali da giustificare una diversa progettazione, un cambio di progetto, e lasciare a vista strutture che non hanno per la maggioranza di noi una immediata leggibilità e soprattutto una continuità tale nel rappresentarci le epoche storiche per cui ci sia possibilità di valorizzare», ha detto all’agenzia Ansa la Soprintendente di Chieti e Pescara, Rosaria Mencarelli.

Classe 1995, nasce a Vasto (CH). Conseguita la laurea in Lettere moderne, si specializza dapprima in Filologia, linguistica e tradizioni letterarie e successivamente in Giornalismo e cultura editoriale. Ha tentato fin da subito di fare della scrittura un lavoro, collaborando con agenzie web e testate locali. Oggi attraverso Visitare Abruzzo racconta la sua regione, per cogliere gli aspetti tipici di una terra autentica e verace.