In Abruzzo uno dei culti più diffusi e radicati è quello di San Rocco, il santo pellegrino e taumaturgo, che si festeggia il 16 agosto in molte regioni d’Italia. La devozione risale all’epoca delle carestie e delle epidemie di peste che ebbero luogo tra il XIV e il XV secolo.
San Rocco
Un po’ di storia
Originario di Montpellier (Francia) e vissuto nel XIV secolo, si raccontavano meraviglie della sua giovinezza, soprattutto nel guarire la peste. E vista la profonda e persistente devozione a San Rocco, in numerosi centri dell’Abruzzo, sembra che le suppliche ebbero buon esito. Un segno della profonda devozione abruzzese sono anche le chiese dedicate al santo, presenti in quasi tutti i paesi abruzzesi.
Ma infine anch’egli fu attaccato dalla peste: per non essere di peso a nessuno si ritirò in un antro, consumato da febbre, soffrì dolori indicibili. La Divina Provvidenza però, quotidianamente gli inviava un pane per mezzo di un cane. Guarito per grazia di Dio e per l’aiuto datogli da un pio signore, che sulle orme del cane aveva rintracciato il povero sofferente, Rocco lasciò Piacenza e si ritirò in Francia.
Dove si festeggia San Rocco
Provincia di L’Aquila
Bisegna – Al culto di San Rocco, il paese unisce quelli più antichi di San Giovanni Battista, dell’Assunta e di Sant’Antonio Abate. Si svolge così un ciclo di celebrazioni dette “il Festone”, a conclusione del quale si tiene una tradizionale asta di legna da ardere in onore del santo del deserto.
Collelongo – Qui si affianca al culto di San Rocco quello dell’Assunta e quello di Sant’Antonio Abate, con la distribuzione pubblica del bollito di carne durante la festa. In onore del santo del deserto si tengono accesi grandi fuochi all’aperto per l’intera notte.
Fagnano Alto – Nella frazione Ripa di Fagnano c’è un suggestivo eremo rupestre dedicato al santo. Alla festa partecipano tutte le frazioni del paese.
Provincia di Chieti
Civitaluparella – In occasione della festività, il 16 agosto, si benedicono e si distribuiscono delle pagnottelle. Pratica che forse rimanda ad antichissimi culti cerealicoli.
Colledimezzo – Qui esiste una chiesa rurale, dedicata al santo pellegrino, che veniva usata come lazzaretto e come sepoltura durante le epidemie. Vi si celebra la festa del santo.
Cupello – Si conserva qui una pregevole immagine del santo scolpita in legno policromo, dei primi del ’700.
Dogliola – Il paese festeggia sia il 20 giugno sia il 16 agosto. Nella prima occasione la festa di San Rocco è accomunata a quelle della Madonna delle Grazie e di San Luigi Gonzaga, con un corteo di carri ornati di spighe di grano.
Mozzagrogna – I festeggiamenti annuali s’incentrano su un corteo che reca donativi per il santo.
Roccamontepiano – C’è un culto particolare, legato ad un santuario e all’acqua ritenuta sacra che sgorga da una grotta.
San Giovanni Teatino – L’antica chiesa di San Rocco è stata ridotta in macerie dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che avevano come obiettivo il vicino aeroporto militare. La nuova chiesa, in stile moderno, è in corso di realizzazione.
Torrevecchia Teatina – Grande festa il 15 e 16 agosto con luminarie, fuochi e spettacoli. La chiesa dedicata al santo è stata ricostruita negli anni ‘60.
Provincia di Pescara
Cepagatti – Nei festeggiamenti si celebra, con carri e doni al santo (molti i tradizionali “taralli”), il mondo rurale. La tradizione vuole che la grande festa sia annunciata da un pifferaio e da un tamburino che attraversano il centro del paese e le campagne circostanti.
Vicoli – La piccola comunità festeggia il 16 agosto con celebrazioni liturgiche e civili.
Provincia di Teramo
Cortino – Il patrono San Rocco si festeggia nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
Montorio al Vomano – Esiste qui una notevole chiesa dedicata a San Rocco, dei primi anni del ‘500, che rappresenta un ex voto per la cessazione di un’epidemia di peste. La festa è celebrata in modo solenne con la partecipazione di tutte le confraternite e con le rappresentanze delle comunità religiose.
Penna Sant’Andrea – Il culto del santo pellegrino e taumaturgo si celebra nella chiesa di Santa Maria del Soccorso.
Giornalista e copywriter. Studentessa universitaria di Lettere moderne. Attualmente frequento un Executive Master in Digital Marketing & Social Media Communication. Ho collaborato con il quotidiano “Il Centro” e varie testate locali online occupandomi di cronaca e interviste. Lavoro come addetto stampa presso Enti e aziende. Testarda e ironica. Mi piace tutto ciò che è arte.