Il Gran Sasso (che coinvolge le province de L’Aquila e di Teramo) è un massiccio montuoso ben noto, anche perché è quello più alto di tutto l’Appennino. Meno noto, soprattutto per i turisti che annualmente vengono qui ad ammirarne le meraviglie paesaggistiche (e non solo), è il cosiddetto Corno Grande d’Abruzzo. Di cosa si tratta? Conosciamolo meglio.
A quasi tremila metri d’altezza
Quando si parla del Corno Grande si fa riferimento alla cima più alta, 2912 metri sopra il livello del mare, del Gran Sasso, quindi di tutti gli Appennini. È situato nella parte centrale dell’appennino abruzzese e per questo viene chiamato anche come Corno Grande d’Abruzzo. La forma de Corno Grande è quella di un ferro di cavallo, posto tra tre cime: la Vetta Centrale a 2893 metri, la Vetta Orientale a 2903 metri e il Torrione Cambi a 2875 metri. Qui, tra queste cime, è situato il ghiacciaio più meridionale di tutta Europa: il Ghiacciaio del Calderone.
La particolarità di questo Corno Grande e di conseguenza di tutta la zona del Gran Sasso, è quella di essere un paesaggio tipicamente dolomitico, ma inserito perfettamente nel paesaggio dell’Italia centrale. Precisamente nel cuore dell’Abruzzo. È un massiccio montuoso che anticamente era un bacino marino ricco di coralli. Oggi è contraddistinto da pareti calcaree piene di canali, camini e fessure che, come vedremo, sono meta molto desiderata da escursionisti e alpinisti.
I sentieri
Per visitare, ammirare e anche propriamente contemplare sia il Corno Grande ma anche tutta la meravigliosa vista che si apre innanzi allo sguardo una volta raggiunta la cima (dalla quale si riesce a vedere anche il mare) esistono diversi sentieri. I percorsi sono suddivisi per difficoltà e lunghezza e sono disponibili sia per gli alpinisti più esperti che per coloro che non praticano abitualmente questa disciplina ma vogliono concedersi una sana camminata in uno dei posti più suggestivi che l’Italia intera possa regalare.
Il sentiero più semplice è quello che parte da Campo Imperatore e raggiunge la vetta occidentale del Corno Grande. È difficile riuscire a spiegare a parole ciò che si prova una volta raggiunta la meta, ma non è solamente la vista di un paesaggio spettacolare, quanto proprio l’ascesa verso questo luogo e la soddisfazione appagante di essere arrivati fino a lì dopo il lungo sentiero. Oltre alla Via Normale (3 ore di sentiero abbastanza comodo e segnato) gli escursionisti più pratici e avventurosi possono scegliere anche tra il Sentiero Ricci e il Sentiero della Direttissima (quello più difficile).
Durante l’escursione oltre ad ammirare la vallata del teramano, i monti della costa croata e il mar Adriatico, si possono incontrare anche camosci, aquile, lupi e altri animali selvatici. Qui la natura è davvero reale, senza alcuna finzione.
Tra le alternative di salita ai Corni del Gran Sasso ci sono numerose vie ferrate: la salita al Corno Grande è possibile con la Ferrata Ricci mentre la salita al Corno Piccolo è possibile con la Ferrata Danesi. Per relazioni su queste vie attrezzate consigliamo il sito www.ferrate365.it.
Come arrivare
Per raggiungere il Corno Grande d’Abruzzo è possibile salire da Campo Imperatore (da sud quindi) partendo dal piazzale dell’Osservatorio omonimo o anche dalla funivia di Prati di Tivo (da nord) che permette di raggiungere il rifugio della Madonnina. Per coloro che volessero raggiungere Campo Imperatore (dal quale parte il sentiero più semplice e alla portata di tutti) è possibile utilizzare, oltre al proprio mezzo privato, anche l’autobus che giornalmente collega L’Aquila con Campo Imperatore.
Sono nato nel maggio del 1986 in provincia di Roma. Laureato in Lettere, amante della lettura, della scrittura e di tutto ciò che la lettura e la scrittura possono significare nel mondo del web. Sono attivo sui maggiori social network.