Firenze o Torino? Qual è stata la prima capitale d’Italia? Forse non tutti sanno che la primissima capitale d’Italia fu Corfinio, in Abruzzo. Dobbiamo tornare agli albori della storia della penisola italiana, quando c’erano gli italici, prima ancora dell’unificazione avvenuta nel 1861. Ripercorriamo questa storia sconosciuta, andando a rintracciare le origini profondissime dell’idea di Italia (molto diverso da quello moderno) che sono quindi da collocare in Abruzzo. Per inciso, la capitale d’Italia nel 1861 fu Torino, poi dal 1865 al 1871 fu Firenze e infine Roma. Ma noi ora facciamo un salto indietro di più di duemila anni rimanendo però nella Valle Peligna dove sorge Corfinio.
Il nome
L’attuale Corfinio (Corfiunium in epoca romana) è un comune della provincia de L’Aquila di poco più di mille abitanti, che ha cambiato più volte nome. Da Corfinium si è passati prima a Pentima e poi, nel Medioevo, a Valva (in relazione al territorio). Tanto che ancora oggi la diocesi di questa zona si chiama Diocesi di Sulmona-Valva. Solamente all’inizio del Novecento (1928), il comune ha ripreso il nome originario di Corfinio.
La storia
L’origine di Corfinio come primissima capitale di uno Stato italiano è da individuare tra il 91 e l’89 a.C. La situazione era quella in cui Roma era in forte espansione e aveva enormi mire espansionistiche. Questa politica si rifletteva innanzitutto sui territori e le popolazioni circostanti. Verso di esse la politica romana era quella celebre del divide et impera che però, come spesso accadde, si scontravano contro le politiche delle popolazioni locali. Queste (principalmente i Frentani, Marrucini, Marsi, Peligni, Piceni, Pretuzi, Sanniti e Vestini) si unirono, proprio per far fronte alla potenza crescente di Roma, e fondarono il primo vero e proprio Stato italiano la cui capitale fu proprio Corfinium. La curiosità è che il nome che fu dato a questa località fu Italica, proprio a indicare l’idea che c’era alla base di questa fondazione. Tale realtà, però, durò molto poco, in quanto Roma concesse la cittadinanza romana a molti dei popoli che facevano parte della confederazione dello Stato italiano e questa si sciolse.
Il Denario
A testimonianza di quanto appena detto c’è la moneta, coniata dai peligni proprio nel periodo di guerra con Roma e di fondazione dello Stato italiano. Un esemplare di questa moneta è oggi custodito nel Museo civico archeologico De Nino nella piazza di Corfinio. La sua caratteristica è che la prima documentazione epigrafica in cui compare il nome ITALIA. La parola è scritta in lingua osca (quella parlata anticamente dagli Osci e dai Sanniti).
Il Corfinium
Un primato di questo tipo non poteva passare inosservato e anche per questo è stato realizzato un liquore, il Corfinium appunto. Un liquore più recente (siamo nella seconda metà del XIX secolo) la cui ricetta prevede l’utilizzo di ben 42 diverse varietà di fiori, erbe, radici e semi, per un distillato dal colore dorato (per via dello zafferano), una gradazione alcolica di 39° e un sapore dolce e vivace.
Corfinio oggi
Oggi Corfinio è una località che ha principalmente le caratteristiche delle città medievali. È situata su di uno sperone roccioso e per arrivare al centro storico bisogna percorrere la Via Italiea, tanto per rimanere in tema. La piazza principale ha una forma curva, che riprende quella della cavea di un antico teatro di epoca romana e anche le case qui presenti seguono questa disposizione.
Immagine in evidenza: thanks to viaggio-italiano.it
Sono nato nel maggio del 1986 in provincia di Roma. Laureato in Lettere, amante della lettura, della scrittura e di tutto ciò che la lettura e la scrittura possono significare nel mondo del web. Sono attivo sui maggiori social network.
Interessanti le notizie archeologiche,storiche e moderne.Ho apprezzato l’intervento che,pur nella sua essenzialità,ci fa conoscere l’antico centro da cui è nato il nome Italia e il relativo attributo Italico.Forse Virgilio ha tenuto presente proprio la vicenda di Corfinio quando nell’Eneide fa dire ad Enea:Humilemque Italiam vidimus ….Grazie