in

Azzinano, dove i muri raccontano i giochi di una volta

Argomenti del post

Avete mai sentito parlare del borgo di Azzinano di Tossicia?

Si tratta di una piccola frazione che dista pochi chilometri dal capoluogo comunale, situato ai piedi del versante teramano del Gran Sasso. Dall’anno 2001, le mura esterne delle abitazioni sono state vivacemente colorate da tante pitture murali che, incentrate e ispirate dal tema dei Giochi d’infanzia, descrivono e figurano le attività ludiche e semplici dei nostri padri e dei nostri nonni, come nascondino, mosca cieca, il gioco della campana.

Ogni anno, a decorrere dall’istituzione dell’iniziativa di rappresentare attraverso la pittura i temi dello svago e del divertimento dell’età della fanciullezza, nei giorni compresi tra il 10 e il 20 agosto, artisti provenienti da diverse regioni italiane, si apprestano a dipingere murales sulle facciate delle dimore del paese. Una particolarità che rende il borgo abruzzese unico nel suo genere.

L’iniziativa

Gli obiettivi dell’iniziativa, promossi dalla ProLoco e pienamente condivisi dalla comunità locale, concorrono fedelmente alla coesione della stessa con le proprie radici storico-culturali nel pieno rispetto delle forti peculiarità socio-ambientali del versante teramano del Gran Sasso d’Italia.
Oggi il borgo di Azzinano è annoverato al Club nazionale dei Paesi Dipinti quale “La Luzzara della Valle Siciliana” ed i suoi muri “Muri d’Autore“.

I Paesi Dipinti

L’arte racchiusa nei Paesi Dipinti è intrisa di creatività. Affrescati a volte per protestare, a volte per decorare, altre per ricordare, raccontano sempre una storia e spesso, da anonimi bordi, diventano “opere d’arte“. Ogni paese dipinto rappresenta l’Italia di una geografia insolita, offerta al turista intelligente, sensibile, avido di conoscenza, è capace di recepire il messaggio di cultura che si cela nella voglia di raccontare mostrando la propria condizione, la propria filosofia, la propria storia.

Si tratta di piccole comunità, orgogliose delle loro origini, attente a conservare quasi con gelosia un patrimonio artistico, non superficiale ed effimero, ma consapevolmente voluto e integrato con perfetta armonia nel paesaggio circostante e nel “vissuto”. Sono quasi 300 in Italia sparse un po’ dappertutto le sorti spontaneamente gli uni all’insaputa degli altri, come per manifestare, il desiderio di raccontare la loro storia di tutti i giorni.

Non che non avessero altre attrattive monumentali – tutto il nostro paese e un unico monumento – ma perché hanno sentito la necessità di comunicare una loro condizione, un loro disagio, un loro desiderio, di lasciare, insomma, un segno. Sono paesi che rappresentano un patrimonio turistico ormai consolidato ed a torto, solo perché poco conosciuto ed al di fuori dei grandi itinerari del turismo massificato, considerato “minore”.

Museo a cielo aperto

Qui nacque Annunziata Scipione (scomparsa nel 2018), una delle più grandi pittrici naïf italiane, nelle cui opere sono rappresentati il canto e il colore della cultura millenaria delle popolazioni agresti del Gran Sasso e soprattutto della Valle Siciliana. Artista molto apprezzata da Cesare Zavattini, le sue opere sono esposte nel Museo nazionale Arti Naïves di Luzzara, accanto ai capolavori di Antonio Ligabue.

Il borgo di Azzinano è un museo a cielo aperto visitabile gratuitamente ogni giorno dell’anno, ad ogni ora del giorno, a mano a mano che l’intensità dei colori sulle pareti muta al mutar della luce.

Meta di numerosi visitatori che rimangono stupiti al cospetto di questa variopinta tavolozza che si confonde all’orizzonte con l’articolato e suggestivo scenario del Gran Sasso.

 

Immagine in evidenza: thanks to Ansa.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Apre il MAXXI L’Aquila, museo di arte contemporanea a Palazzo Ardinghelli

Pallotte Cace e Ove: l’Abruzzo in una ricetta