Esiste un modo per conoscere la nostra regione comodamente seduti sulla poltrona di casa?
In realtà ve ne sono diversi.
Curiosare sul sito di VisitareAbruzzo, ad esempio, può essere un ottimo inizio, ma quello che vogliamo consigliarvi oggi è qualcosa di ancora più suggestivo.
In questo breve articolo dispenseremo qualche suggerimento letterario, proponendovi la lettura di alcuni romanzi ambientati in Abruzzo. Un’idea pensata non solo per gli accaniti lettori, ma per tutti coloro che desiderano fare un regalo speciale in prossimità del Natale.
L’arminuta
Il nostro primo consiglio letterario è un gioiello della letteratura contemporanea, nonché Premio Campiello 2017. L’ARMINUTA di Donatella di Pietrantonio è un libro che non lascia indifferenti e racconta aspetti senz’altro crudi ma dannatamente reali dell’Abruzzo degli anni ’60. L’Arminuta, “la ritornata” in dialetto abruzzese, è una ragazzina che viene restituita ai genitori dalla famiglia che l’ha informalmente adottata (la legge sull’adozione arriverà nel 1983). Siamo in un’Italia apparentemente proiettata verso la modernità, ma dove continuano a persistere arretratezza economica e culturale.
L’autrice abruzzese racconta: “Sono cresciuta in un ambiente dove il senso del dovere e il sacrificio erano valori molto forti. Le donne lavoravano nei campi di giorno e la sera, quando scendeva il buio, rientravano in casa e sbrigavano le faccende. Il tempo per stare con i figli, il tempo per le coccole, era molto limitato. E noi bambini trascorrevamo le giornate in questo continuo desiderio di madre”.
Uno spaccato di vita realistico, schietto, come schietta è la narrazione condotta in prima persona, nella quale padroneggia un linguaggio asciutto, intensamente espressivo, che riflette, nell’alternarsi tra la lingua italiana e i brevi inserti in dialetto, il contrasto fra i due mondi in cui l’Arminuta vive.
Fammi male
Per gli appassionati del genere thriller, la nostra proposta è FAMMI MALE di Francesca Bertuzzi, una romana la cui famiglia ha origini abruzzesi. Vasto fa da sfondo ad un intreccio adrenalinico e coinvolgente in cui è la vittima stessa ad indagare sul proprio omicidio. La protagonista Ana è disposta a tutto – ingannare, sedurre, ricattare – per scappare da una città-clinica in cui è tenuta prigioniera, un “non-luogo” fondato da suo padre in Svizzera, in cui si sperimentano le più moderne tecnologie mediche e farmaceutiche nel tentativo di vincere i limiti della scienza. E proprio Ana è il fiore all’occhiello delle loro manie: il suo corpo è in tutto e per tutto uguale a quello della primogenita dei suoi genitori, Anabelle, morta in circostanze misteriose proprio sul litorale abruzzese. Questo spingerà Ana sino a Vasto, dove tenterà di risolvere il giallo legato alla morte della sorella. I capitoli brevi e concisi e la prosa tagliente, incisiva e chirurgica, scandiscono il ritmo incalzante della fuga di Ana e delle indagini, coinvolgendo il lettore che non può fare altro che trattenere il fiato fino all’ultima pagina.
Regina Blues
Alcuni di voi penseranno che questa proposta potrà interessare solo un pubblico di giovani lettori ma REGINA BLUES di Antonello Loreto non può essere relegato banalmente alla letteratura per ragazzi. Attraverso la voce narrante di Syd, arbitro designato per la finale del torneo delle scuole, la storia racconta la singola domenica mattina, mai più ripetibile da quel giorno, di un gruppo di liceali, i Santi del liceo Classico e gli Eroi del liceo Scientifico, che vivono a Regina, un luogo immaginario, la loro città, quella dei loro sogni, delle loro attività, delle loro angosce, delle loro speranze. La vicenda si sviluppa intorno ad una partita di calcio memorabile che sarà bruscamente interrotta da un evento terribile che sconvolgerà la loro esistenza: il terremoto.
Ecco dunque che il riferimento alla città dell’Aquila è ben presto svelato.
Nella seconda parte del libro, a quasi trent’anni di distanza, Syd ci racconta il suo destino e quello dei suoi compagni, di alcuni che ce l’hanno fatta ed altri no.
L’Aquila, dunque, non è solo la città natale di Antonello Loreto, ma è il luogo che, attraverso le tristi vicende che l’hanno contrassegnato, ha ispirato l’autore, il quale è riuscito abilmente ad affrontare il tema del terremoto, del cambiamento, dello stravolgimento delle esistenze, in una chiave nuova ed estremamente originale.
Fontamara
Il nostro ultimo consiglio vuole essere un grande classico della letteratura italiana.
FONTAMARA di Ignazio Silone è ambientato nella Marsica durante l’estate del 1929.
Essere poveri, ignoranti e completamente in balia degli interessi degli uomini di potere di turno è la condizione normale dei contadini abitanti a Fontamara. Si sviluppa in queste pagine il racconto tragico della vita di desolazione e sfruttamento di una comunità contadina nell’Italia meridionale. Una storia dolorosa di uomini che subiscono l’ingiustizia e la sopraffazione fino all’inevitabile ribellione.
Fontamara è un libro di denuncia e di critica sociale, non di propaganda, come si potrebbe sbrigativamente definire; non è affatto un racconto infarcito di ideologia, ma bensì traboccante di cultura contadina e di storia. Un affresco sul mondo dei “cafoni”, come lo stesso Silone li definisce senza svilirli, raccontandone poi non solo la durezza, il sacrificio o lo spirito di abnegazione ma anche gli intrallazzi, i pettegolezzi, il loro essere talvolta fatalisti, talvolta arrabbiati, ma sempre attaccati visceralmente alla loro terra.
Oggi, ad Aielli, comune in provincia dell’Aquila, Fontamara è stato integralmente trascritto su un muro. Artefice dell’opera è Andrea Parente, in arte Alleg, artista originario della non lontana Tagliacozzo.
Questi sono solo alcuni dei titoli che si sono ispirati all’Abruzzo. Alcuni noti, altri meno, ma tutti hanno in comune la capacità di raccontarci questa terra in una modalità diversa e assolutamente originale.
Buona lettura.
Classe 1995, nasce a Vasto (CH). Conseguita la laurea in Lettere moderne, si specializza dapprima in Filologia, linguistica e tradizioni letterarie e successivamente in Giornalismo e cultura editoriale. Ha tentato fin da subito di fare della scrittura un lavoro, collaborando con agenzie web e testate locali. Oggi attraverso Visitare Abruzzo racconta la sua regione, per cogliere gli aspetti tipici di una terra autentica e verace.