Il ciabotto, o lu ciabbotte in termini dialettali, è un piatto della tradizione abruzzese che possiamo definire vegano, forse uno dei pochi. Si prepara, infatti, solamente con verdure è composta da ortaggi di stagione come melanzane, zucchine, pomodori, patate, cipolle con le varianti da paese a paese, e si può gustare da solo, come contorno o condimento per un primo di pasta, ma anche come accompagnamento per le uova o sopra le bruschette di pane casereccio.
E’ un piatto particolarmente diffuso nella provincia di Teramo e a seconda delle diverse zone della regione, varia nome e composizione. Si tratta di un piatto povero che un tempo veniva preparato con quel che si aveva a disposizione e molto spesso era la base su cui assaggiare l’olio nuovo. Si pensa che furono i pastori abruzzesi di ritorno dalla transumanza in terre pugliesi a introdurlo nelle case della nostra regione. Infatti in Puglia esiste un piatto, la cianbotta o cianfotta, che gli somiglia molto sia nel nome che nella composizione.
Nell’aquilano il colore degli ingredienti (peperoni rossi, zucchine verdi e patate bianche) conferisce al piatto il nome di “bandiera”.
La ricetta è molto semplice, fatta di passaggi facili da realizzare. Vediamo insieme come preparare il ciabotto abruzzese, gli ingredienti e il procedimento per un piatto gustosissimo, leggero e salutare.
Il piatto si può gustare in agosto alla Sagra pipindune e ove a Collecorvino, in provincia di Pescara.
Ciabotto abruzzese
Ingredienti
- 250 grammi di patate
- 250 grammi di peperoni
- 250 grammi di carote
- 250 grammi di zucchine
- 200 grammi di pomodori maturi
- 100 grammi di sedano bianco
- 100 grammi di cipolla
- Olio extra vergine di oliva
- Sale
- Pepe
- Basilico
Procedimento
Pulire le verdure sotto acqua corrente, lavarle con cura e poi tagliarle a cubetti, tenendo a parte la cipolla. Mettere l’olio extravergine di oliva in una padella antiaderente dal fondo ampio e far appassire la cipolla per circa 10 minuti a fiamma bassa, dopodiché aggiungere tutte le verdure e un po’ d’acqua per favorire la cottura e farle rosolare bene. Condire con sale e pepe secondo il gusto e cuocere lentamente tutto finché le verdure non saranno ammorbidite per bene.
Dopo la cottura, cospargere di basilico tagliato finemente e servire il piatto ben caldo. Chi lo desidera, può aggiungere peperoncino fresco oppure olio al peperoncino.
Puoi conservare il ciabotto senza problemi in frigorifero per due o tre giorni, ben chiuso in un contenitore ermetico. Puoi anche congelarlo per un paio di mesi.
Varianti
La varianti più note sono:
- La ciambotta lucana, a base di salsiccia, peperoni, cipolle, uova, pomodoro, prodotti tipici delle montagne della Basilicata.
- La ciambotta pugliese, a base di pesce tipico della Puglia.
- La cianfotta salernitana, composta da melanzane, patate, peperoni e, a volte, pomodori in padella.
- La cianfotta napoletana, in genere preparata per il riutilizzo del manzo bollito di patate, pomodoro e cipolle. È di solito condita con peperoncino ed origano.
- La cianfotta ventotenese, cucinata con ortaggi di stagione che si coltivano tradizionalmente nelle campagne di Ventotene, come asparagi, fave, carciofi e piselli.
- La ciambotta della zona di Benevento, composta da patate, fagiolini, zucchine e foglie di bietola.
- La ciambottella irpina a base di peperoni, pomodoro e basilico, anche piccante, con possibili varianti con altre verdure, accompagnata da patate bollite. Si mangia da sola o con coniglio o baccalà.

Giornalista e copywriter. Studentessa universitaria di Lettere moderne. Attualmente frequento un Executive Master in Digital Marketing & Social Media Communication. Ho collaborato con il quotidiano “Il Centro” e varie testate locali online occupandomi di cronaca e interviste. Lavoro come addetto stampa presso Enti e aziende. Testarda e ironica. Mi piace tutto ciò che è arte.