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Casalincontrada, il paese delle case in terra cruda

Case di terra cruda Casalincontrada

Le case di terra di Casalincontrada fanno parte di un fenomeno presente in gran parte delle Province di Chieti, Pescara e Teramo. Esse si diffusero in modo massiccio nella prima metà dell’Ottocento, quando si verificò un notevole frazionamento dell’unità poderale classica che, di conseguenza, moltiplicò la domanda di case coloniche.

L’esigenza di soddisfare tale domanda al costo minimo possibile, portò alla diffusione dell’edificazione con impasto di terra e paglia, certamente la meno costosa dell’epoca. Oggi al contrario, in un contesto progettuale più consapevole e attento alla sostenibilità edilizia, la terra rappresenta un materiale estremamente attraente: è disponibile in loco praticamente ovunque, non necessita, per essere trasformato, di grandi dispendi di energia, è sano, ha apprezzabili proprietà di isolamento termico e acustico, resiste all’elettromagnetismo, è completamente riciclabile.

Le case di terra sono episodi isolati nelle campagne abruzzesi, testimoni di una memoria contadina che il CeDTerra (Centro di Documentazione permanente sulle case di Terra Cruda – www.casediterra.com – www.terracruda.org), riconosciuto nel 1993 anche dalla Regione Abruzzo, intende tutelare e valorizzare a fini culturali e turistici rilanciandone il riuso anche a scopo abitativo.

Casalincontrada

Casalincontrada è un comune della provincia di Chieti, sorge in una zona ricca di bellezze naturalistiche. Noto per aver dato i natali a Cesare De Lollis, il piccolo borgo di Casalincontrada è ricco di attrazioni e di edifici storici da visitare: la chiesa di Santo Stefano Protomartire, che faceva parte della Rationes Decimarum tra le chiese soggette al Monastero di Santa Maria d’Arabona e che conserva il tipico fascino barocco; la chiesa di Santa Maria delle Grazie, caratterizzata da un portale sormontato da un timpano triangolare, con ai lati delle lesene, due per lato che sorreggono una banda cui poggia una lunetta e due rosoni circolari; l’Arco d’ingresso (già “Porta da Capo”) in mattoni a lavorazione scultorea del XIV secolo; la Casa baronale Caracciolo-Del Giudice-De Felici (secolo XVII); la Cisterna comunale, nel Largo S. Domenico (sec. XVI).

Casalincontrada, è noto in Italia anche come “il paese della musica”, in quanto vanta una lunga e consolidata tradizione bandistica (che risale al 1841) e orchestrale (dal 1961) ed ha dato i natali a grandi musicisti e maestri di Banda. Famosissime erano pure l’arte pirotecnica e la costruzione delle caratteristiche «pupe», fantocci di cartapesta, che ballando allietavano le feste tradizionali.

Le case in terra cruda

A Casalincontrada sono presenti diversi edifici in terra cruda, costruiti con la tecnica del massone, ovvero un impasto di creta, acqua e paglia. Fin dagli anni ’90 le amministrazioni comunali hanno inteso salvaguardare questo patrimonio, grazie alla presenza del CEDterra (Centro di documentazione della terra cruda) che ogni anno nel mese di settembre organizza la Festa della terra, che attrae studiosi di tutto il mondo, esperti di architettura, insegnanti, progettisti e appassionati. Ad oggi è possibile vedere i primi esempi di recupero e riuso di edifici in terra cruda, tra questi vi segnaliamo la Casa Teresa. Dopo l’urbanizzazione delle campagne nel secondo dopoguerra, le case in terra sono oggi una sopravvivenza rara, una reliquia del passato.

Raramente abitate, soggette a degrado per mancata manutenzione, spesso cadenti o ridotte a ruderi, le case di terra sono un mondo in estinzione da visitare al più presto.

 

Immagine in evidenza: thanks to cronachepicene.it

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